Cosa è l’Amore, se non quella forza che “move il Sole e le altre Stelle” ?
Cos’é che ci attrae dell’altro?
Qual è la legge che governa l’attrazione?
Perché siamo incapaci di resistere al calore di quella passione, anche se abbiamo paura di bruciarci?
Perché accettiamo di rischiare, forse poiché sentiamo che solo l’amore può creare un’Unità facendoci fondere con ciò che ci manca?
Proviamo a capirlo con i Tarocchi…
Chi sono io, se non quel Matto, un numero zero, pieno di possibilità ma ancora incompleto?
Un Pellegrino “nel mezzo del cammin di nostra vita” che va in cerca del Suo Amore?
Disponendo le Lame in 3 file di 7 tappe,
incontriamo la carta degli “amanti”,
salendo sui tre livelli di esperienza,
i tarocchi ci presentano una particolare sequenza simbolica dai tratti alchemici.
- Gli amanti = Conjunctio Oppositorum
- La morte =Nigredo
- Il giudizio =Solutio
Gli Amanti – Congiungere gli Opposti
Cupido è pronto a scoccare la sua freccia verso la Musa.
Scocca l’Amore, l’agente trasformante. E’ in atto la scelta.
L’amore è fusione alchemica con ciò che ci manca, ci fa fondere con l’altro e sembra promettere felicità.
La congiunzione è Eros che unisce il maschio e la femmina, marte e venere sperimentano il possesso.
Va in scena la prima fase per unire gli opposti, il primo passo verso la vera Unione.
Siamo pronti per un altro livello di esperienza..
Virgilio psicopompo sussurra:
“Amore,
acceso di virtù, sempre altro accese,
pur che la fiamma sua paresse fore“.
La passione bruciante arde senza controllo.
La fusione disintegra, non siamo più quelli di prima.
Salendo nella disposizione delle carte, troviamo la conferma nell’arcano “Senza nome”
“ Amor condusse noi ad una morte”
sussurrano Paolo e Francesca al sommo poeta
La Morte – Nigredo, l’Opera al Nero
Saturnina notte buia e fredda … la passione è svanita, restano le ceneri di ciò che siamo stati prima dell’incontro. Resta il dolore. Una voragine, una selva oscura.
Il Matto ha smarrito la “diritta” Via. Sembra L’Inferno.
“E quindi uscimmo a riveder le stelle”
Procedendo verso l’alto, arrampicandoci oltre le fiere e i draghi, appare “la matassa luminosa del cielo notturno, i visi rivolti verso l’alto. Puro fumo di nubi luminose che fluiscono lente attraverso la luna”.
Il chiarore illumina il percorso. Tutto ci appare diverso, nuovo, scevro da ogni aspettativa.
“Puro e disposto a salir alle stelle”
E’ Il Giudizio – Solutio, l’Opera Minore
La rinascita..
Il bianco di una pagina nuova, tutta da scrivere.
Il percorso iniziatico del Matto, ci ha fin qui insegnato che cercavamo nell’altro ciò che ci mancava. Purificandoci con il dolore abbiamo compreso che proiettavamo in un altro Essere ciò che giaceva nascosto dentro di noi dietro il buio delle nostre stesse ombre.
L’amore ci ha mostrato la strada verso il paradiso.. La vera unione degli opposti.
L’unità ci appare come un perfetto incastro di opposti. Yin e Yang, femminile e maschile.
C’e’ ancora molta strada da fare per far sbocciare la Rosa Rossa e realizzare la Grande Opera della nostra vita nel Mondo; ma ora con noi c’è Beatrice, non più musa…ma guida.
Abbiamo raggiunto la nostra Anima.. soave bellezza emersa dalle acque femminili del nostro Essere.
Lei ci invita ad evolvere seguendo quella forza che fa vibrare ogni cosa…
“amore, che muove il sole e le altre stelle”.
Laura Primavera